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Skype chiude: storia, declino e alternative dopo la fine di un’era

Pubblicato da Redazione Ops in data 05/05/2025

È ufficiale: oggi 5 maggio 2025 Skype chiude i battenti, in questo breve articolo ripercorriamo la storia di Skype, dalla nascita al successo globale, per poi analizzare le cause del suo declino di fronte alla concorrenza e consigliare le migliori alternative oggi disponibili.

Nascita di Skype: un’idea rivoluzionaria

Skype nasce nell'agosto 2003 da un'idea di Niklas Zennström e Janus Friis, imprenditori scandinavi già noti per il software di file sharing Kazaa. L'obiettivo è ambizioso: permettere chiamate gratuite via Internet a chiunque e soprattutto ovunque. Grazie a una tecnologia peer-to-peer sviluppata con un team di programmatori estoni, le chiamate Skype viaggiavano attraverso la rete senza passare per costosi centri telefonici centralizzati.

Il successo è immediato: nel primo anno oltre 10 milioni di utenti si registrano al servizio, trascinati soprattutto dal passaparola. Skype rivoluziona davvero il modo di comunicare: nel giro di pochi anni supera i 600 milioni di account e arriva a gestire circa il 40% del traffico telefonico mondiale dal suo network – un impatto straordinario che dimostra il potere dirompente del VoIP.

L'evoluzione e le tappe principali

Nel 2005 il colosso eBay acquista Skype per circa 2,6 miliardi di dollari, ma l’integrazione con il suo business non decolla ed è per questo che, nel maggio 2011, Skype passa sotto l’ala di Microsoft (acquisito per 8,5 miliardi di dollari). Da quel momento la piattaforma viene integrata nell'ecosistema Windows: compare su smartphone Windows Phone, console Xbox e diventa il programma predefinito per chat e chiamate su PC, andando a sostituire lo storico MSN/Windows Live Messenger nel 2013. Negli anni seguenti Skype introduce nuove funzioni per tenersi al passo con i tempi e la concorrenza: le videochiamate di gruppo (2014), le chiamate verso telefoni fissi e mobili a basso costo tramite SkypeOut. Nonostante queste innovazioni, nell'ultimo decennio Skype ha iniziato a perdere terreno di fronte a competitor emergenti.

I nuovi competitor: WhatsApp, Zoom, Teams e altri

Nel frattempo, sono nate numerose piattaforme che hanno insidiato il primato di Skype. WhatsApp ha portato le chiamate e videochiamate su smartphone, raggiungendo miliardi di utenti. Zoom è diventato sinonimo di riunioni online. Microsoft Teams, lanciato nel 2017, si è imposto nelle aziende unificando chat e videoconferenze. Anche Telegram e Google Meet si sono affermati come valide alternative. Questa concorrenza specializzata – spesso più accessibile su mobile e integrata in altre piattaforme – ha progressivamente eroso la quota di utenti di Skype

Perché Skype ha perso competitività

Le ragioni del declino di Skype sono diverse. Anzitutto il mondo è passato dal PC al mobile: Skype, nato su desktop, era meno immediato rispetto ad altre applicazioni concepite per smartphone. Mentre WhatsApp e simili funzionano col numero di telefono, Skype richiedeva un account dedicato oltre a un’app da installare, risultando così più macchinoso.

In secondo luogo, Skype ha finito per perdere di vista il suo focus. Nel tentativo di rincorrere i social network, ha aggiunto funzioni poco richieste che hanno appesantito l’esperienza. Un caso emblematico l’introduzione nel 2017 delle “Stories” in stile Snapchat e altre aggiunte superflue che peggiorarono l’esperienza. Nel frattempo, servizi concorrenti offrivano chiamate più affidabili e senza fronzoli, e molti utenti storici hanno iniziato a lamentare peggioramenti in Skype, migrando altrove.

Infine, c'è un aspetto strategico: Microsoft negli ultimi anni ha puntato sempre più su Teams, relegando Skype in secondo piano. Già con Windows 11 Skype non era più preinstallato sui PC. Inoltre, la scomparsa di Windows Phone significava niente ecosistema mobile su cui spingere Skype. Di conseguenza, gran parte delle aziende e dei gruppi di utenti ha progressivamente abbandonato Skype a favore di soluzioni più moderne. Durante il boom delle videochiamate nel 2020, ad esempio, molti avevano già scelto Zoom o Teams: uno studio rilevava che Zoom veniva preferito da molte più aziende rispetto a Skype in quell’anno.

Curiosità e aneddoti su Skype

  • Un nome che diventa verbo: la popolarità di Skype fu tale che entrò nel linguaggio comune come verbo. In inglese si diceva "I'll skype you" (ti chiamerò su Skype) e anche in italiano si scherzava parlando di "skypare" un amico. Persino il tipico trillo di una chiamata Skype in arrivo è rimasto nella memoria di molti utenti.
  • Ha connesso il mondo: Skype ha letteralmente avvicinato le famiglie in giro per il globo. Prima dell’era degli smartphone, milioni di persone usavano Skype per sentire e vedere i propri cari lontani senza costi: ha permesso a milioni di migranti, studenti e ricercatori di rimanere in contatto con le loro famiglie abbattendo i costi delle chiamate internazionali. È un lascito sociale importante, che resta anche ora che il servizio non c’è più.
Skype ci saluta dopo oltre due decenni di servizio. La sua chiusura segna la fine di un capitolo della storia di Internet, ma la sua eredità sopravvive nelle tecnologie di comunicazione.

Cosa usare al posto di Skype oggi

Con Skype fuori dai giochi, quali strumenti possiamo usare per continuare a comunicare?
Ecco alcune alternative valide a seconda delle esigenze:
  • Per lavoro e ufficio: Microsoft Teams è il successore naturale di Skype. In ambito professionale sono molto usati anche Zoom e Google Meet per riunioni e webinar.
  • Per famiglia e amici: WhatsApp resta la scelta più comoda per chiamare e videochiamare i propri cari via smartphone, grazie alla familiarità dell'app. Gli utenti Apple hanno FaceTime.
  • Per comunità e gruppi online: Telegram è un'alternativa popolare per chat e chiamate con un occhio alla privacy. Tra i più giovani e i gamer è diffuso Discord, ideale per chat vocali di gruppo in ambito gaming.

In ogni caso, la fine di Skype non lascia un vuoto nelle nostre vite, poiché le alternative per comunicare a distanza certo non mancano.

Fonti

  • Wikipedia – Skype
  • Antennadsl.com – L’ascesa e la caduta di Skype: origini e tecnologia peer-to-peer
  • Wikipedia – Skype: fondazione, obiettivi e impatto sociale del servizio
  • Wikipedia – Skype: crescita utenti, acquisizioni (eBay, Microsoft) e nuove funzionalità
  • Antennadsl.com – Le nuove piattaforme (WhatsApp, Zoom, Meet) e il declino di Skype nell’era mobile
  • StartupItalia – Concorrenti come FaceTime, WhatsApp, Telegram, Discord emergono e Skype perde terreno
  • WIRED – Come Skype ha perso la sua leadership: errori di strategia e ascesa di Zoom/Teams
  • Wikipedia – Skype: rimozione da Windows 11 e transizione verso Teams
  • NPR – Skype diventato un verbo
  • Treccani – Skypare (Neologismi 2008)

Articolo pubblicato da Redazione Ops in data 05/05/2025 nella categoria Esplorazioni

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